Gli emù (Dromaius novaehollandiae) sono straordinari uccelli originari dell’Australia, che abitano principalmente in zone temperate e in aree aperte come praterie e savane. Queste affascinanti creature sono profondamente radicate nella cultura e nella storia del loro territorio, tanto da essere considerate simboli nazionali. Essi sono presenti sullo stemma nazionale insieme al canguro rosso, un altro animale iconico del paese. In Italia, gli emù sono presenti esclusivamente in cattività, all’interno di allevamenti, fattorie o parchi naturalistici.
Il sessaggio molecolare, effettuato presso il nostro laboratorio, rappresenta una metodologia innovativa che permette di identificare il genere di un uccello attraverso l’analisi del DNA estratto da un campione di piuma o sangue. I test genetici non sono un argomento comunemente conosciuto da tutti e presentano diversi aspetti complessi. Nel corso del tempo, si sono quindi diffuse alcune erronee credenze sul sessaggio tramite DNA, sfatiamone alcune!
I parrocchetti dal collare, conosciuti con il nome scientifico di Psittacula krameri, sono uccelli appartenenti alla famiglia dei Psittaculidae. Questi uccelli sono molto popolari come animali da compagnia anche grazie al loro carattere vivace.
I parrocchetti dal collare sono noti per il loro carattere socievole e giocoso. Sono uccelli molto intelligenti e possono essere addestrati a imparare comandi e trucchi. Tuttavia, è importante fornire loro un’adeguata stimolazione mentale e fisica per prevenire comportamenti indesiderati legati alla noia.
La Proventricolite dilatativa (PDD) è una condizione patologica che colpisce il sistema neurologico e il tratto gastrointestinale degli uccelli. Tra le diverse possibili cause vi è l’avian bornavirus (ABV).
Riscontrata inizialmente negli Ara, questa patologia interessa più di 80 specie di psittaciformi e non, sia in cattività che in natura. Oltre ai pappagalli per esempio, sono coinvolti canarini (Serinus canaria), verdoni (Chloris chloris), oche canadesi (Branta canadensis), falchi pellegrini (Falco peregrinus).
Il PDD può causare una vasta gamma di sintomi, tra cui rigurgito, vomito, perdita di peso, debolezza e paralisi.
Nymphicus Hollandicus, o più comunemente calopsitta o calopsite, è una specie di pappagallo, originaria dell’Australia, appartenente alla famiglia dei Cacatuidi. Questa specie è l’unica ad appartenere al genere Nymphicus, il che significa che non esistono altre specie con caratteristiche molto simili, come avviene ad esempio per il genere agapornis.
La calopsite è caratterizzata dalla cresta erettile, dalla cui posizione è possibile comprenderne gli stati d’animo, dalle piume copritrici delle orecchie di colore arancione (ad esclusione di alcune mutazioni) e dalla coda molto lunga che costituisce circa la metà della lunghezza totale del corpo che si aggira attorno ai 30 cm.
Il Macrorhabdus ornithogaster è l’agente causativo della megabatteriosi, una malattia scoperta all’inizio degli anni’80 e diffusa in tutti i Paesi in cui è praticato l’allevamento di specie aviarie.
Inizialmente identificato come batterio (da cui il nome “Megabatterio”, utilizzato ancora oggi) questo agente patogeno dal 2003 è stato riclassificato come lievito, prendendo così il nome di Macrorhabdus ornithogaster.
Il Polyomavirus aviare (APV) è noto per essere l’agente causativo della malattia dei pulli: si tratta di un virus molto contagioso diffuso in tutto il mondo, che colpisce principalmente gli Psittaciformi. È stato identificato per la prima volta all’inizio degli anni ‘80 in soggetti appartenenti alla specie Melopsittacus undulatus (cocorita), ma molti studi epidemiologici effettuati fino ad oggi hanno dimostrato la sua capacità di infettare anche altre specie di pappagallo come ad esempio Inseparabili, Parrocchetti dal collare, Are, Conuri ed Ecletti.
Il circovirus aviare, indicato con l’acronimo BFDV (Beak and Feather Disease Virus), è il virus responsabile della malattia del becco e delle piume degli psittacidi, conosciuta anche con l’abbreviativo PBFD (Psittacine Beak and Feather Disease), i cui sintomi caratteristici sono perdita di penne e deformità a carico del becco e degli artigli.
La PBFD è una tra le malattie virali più comuni nei pappagalli. Può colpire soggetti di tutte le età e taglie come: ara, cenerini, cacatua, inseparabili, calopsite, cocorite e parrocchetti, …
Uno dei problemi che più comunemente riscontriamo durante l’esecuzione dei test molecolari per il sessaggio è la degradazione del DNA dovuta alla presenza di sangue sui campioni di penne da sottoporre ad analisi.
Generalmente, il materiale ematico contiene un quantitativo di DNA maggiore rispetto a quello rinvenibile nei calami delle penne. Tuttavia la presenza di sangue rappreso su quest’ultima tipologia di campioni, soprattutto nelle penne più mature o nelle penne più giovani, è dovuto alla morte delle cellule, con conseguente degradazione del DNA.