Il Macrorhabdus ornithogaster è l’agente causativo della megabatteriosi, una malattia scoperta all’inizio degli anni’80 e diffusa in tutti i Paesi in cui è praticato l’allevamento di specie aviarie.
Inizialmente identificato come batterio (da cui il nome “Megabatterio”, utilizzato ancora oggi) questo agente patogeno dal 2003 è stato riclassificato come lievito, prendendo così il nome di Macrorhabdus ornithogaster.
Il Polyomavirus aviare (APV) è noto per essere l’agente causativo della malattia dei pulli: si tratta di un virus molto contagioso diffuso in tutto il mondo, che colpisce principalmente gli Psittaciformi. È stato identificato per la prima volta all’inizio degli anni ‘80 in soggetti appartenenti alla specie Melopsittacus undulatus (cocorita), ma molti studi epidemiologici effettuati fino ad oggi hanno dimostrato la sua capacità di infettare anche altre specie di pappagallo come ad esempio Inseparabili, Parrocchetti dal collare, Are, Conuri ed Ecletti.
Il circovirus aviare, indicato con l’acronimo BFDV (Beak and Feather Disease Virus), è il virus responsabile della malattia del becco e delle piume degli psittacidi, conosciuta anche con l’abbreviativo PBFD (Psittacine Beak and Feather Disease), i cui sintomi caratteristici sono perdita di penne e deformità a carico del becco e degli artigli.
La PBFD è una tra le malattie virali più comuni nei pappagalli. Può colpire soggetti di tutte le età e taglie come: ara, cenerini, cacatua, inseparabili, calopsite, cocorite e parrocchetti, …
Uno dei problemi che più comunemente riscontriamo durante l’esecuzione dei test molecolari per il sessaggio è la degradazione del DNA dovuta alla presenza di sangue sui campioni di penne da sottoporre ad analisi.
Generalmente, il materiale ematico contiene un quantitativo di DNA maggiore rispetto a quello rinvenibile nei calami delle penne. Tuttavia la presenza di sangue rappreso su quest’ultima tipologia di campioni, soprattutto nelle penne più mature o nelle penne più giovani, è dovuto alla morte delle cellule, con conseguente degradazione del DNA.
Il DNA o acido desossiribonucleico (in inglese DeoxyriboNucleic Acid) è la molecola che contiene le informazioni genetiche ed ereditarie di ogni essere vivente. Questa si trova all’interno di ogni cellula, che sia animale , vegetale o batterica; anche alcuni virus, come il Polyomavirus ed il Circovirus aviare, responsabile della malattia del becco e delle penne (BFDV), sono provvisti di DNA, nonostante essi non siano a tutti gli effetti da considerare come esseri viventi, in quanto non hanno un proprio metabolismo e non riescono ad accrescersi e moltiplicarsi autonomamente.
Il DNA è composto da alcune subunità legate tra loro chiamate nucleotidi, a loro volta composti da una molecola di acido fosforico, una di desossiribosio (uno zucchero) e una base azotata: adenina (A), timina (T), guanina (G) e citosina (C). Queste legandosi tra loro formano la struttura a doppia elica del DNA (fig.1).
Il DNA è la base fondamentale della vita e contiene tutte le informazioni uniche di un essere vivente come il sesso, il colore delle penne, la specie di appartenenza o la forma del becco.
Il sessaggio molecolare consente di determinare il genere (maschio o femmina) di un soggetto attraverso l’analisi di una porzione del suo DNA. Questa tipologia di test è particolarmente utile in campo ornitologico in quanto permette di pianificare accuratamente e precocemente gli accoppiamenti, l’assortimento delle coppie, la vendita e lo scambio di soggetti. È efficace anche in quelle specie che non presentano differenze morfologiche o di comportamento fino ad una determinata età o addirittura per tutta la vita. Inoltre l’osservazione del comportamento può essere falsata da diversi fattori come: comportamenti anomali, cicli di luce che non garantiscono il raggiungimento dei corretti livelli ormonali o poco tempo a disposizione per l’osservazione dei soggetti.
Ma come si esegue il sessaggio molecolare?
Fase 1: Ricevimento e valutazione del campione
Un buon campione è fondamentale per la riuscita del test del sessaggio molecolare. Prima di sottoporre il campione ad analisi i nostri tecnici di laboratorio eseguono una valutazione visiva preliminare del campione per valutarne l’idoneità. Campioni con calamo assente o di dimensioni ridotte (inferiore a 3 mm) o un’eccessiva presenza di sangue così come la presenza di materiale organico o inorganico, possibile fonte di inibitori, rendono quasi impossibile la riuscita dell’analisi. In questi casi viene quindi richiesto immediatamente al cliente l’invio di una nuova campionatura.
A causa dell’attuale situazione di emergenza e con l’obiettivo di evitare il più possibile gli assembramenti negli uffici postali e gli spostamenti non dettati da urgenza, consigliamo di utilizzare un corriere espresso per la spedizione dei campioni.
Habitat naturale: in
natura, l’allocco dalle zampe rosse vive in zone umide e ricche di
vegetazione, principalmente nelle foreste montane, tropicali e
sub-tropicali e nelle zone di pianura semi aperta. Si nutre di piccoli
mammiferi, uccelli, anfibi ed insetti.
Negli ultimi mesi abbiamo ricevuto alcune segnalazioni di mancata corrispondenza tra quanto indicato dal sistema di tracking di POSTA1 e lo stato di avanzamento dell’ordine sul nostro sito.
Nel dettaglio le buste risultano consegnate dal sistema postale e non ancora pervenute secondo il nostro sistema.
Abbiamo provveduto ad approfondire la situazione con Poste Italiane e
informiamo che la mancata corrispondenza è dovuta al fatto che il sistema postale considera la buste consegnate nel momento in cui vengono registrate nel centro postale più vicino (nel nostro caso Precotto).